Introduzione
Nel mondo dei Dallies, oggi vogliamo raccontarvi la storia di Giulietta. La sua storia è un viaggio straordinario di resilienza, innovazione e speranza. Diagnosi multiple, terapie complesse e strumenti avanzati non le hanno mai tolto la voglia di condividere e sensibilizzare. Con una forza incredibile, ci racconta come ha affrontato il diabete, un “fulmine a ciel sereno” arrivato oltre i cinquant’anni, e la sua lotta contro una malattia autoimmune che ha coinvolto il pancreas e il fegato.
Un percorso complesso verso la diagnosi
Giulietta ha scoperto il diabete dopo anni di sofferenza. “Il mio sistema immunitario non funzionava bene – racconta – Prima ha attaccato il pancreas, costringendola a cominciare con le iniezioni di insulina, e poi il fegato, portandola a un lungo percorso di preparazione per un trapianto.
Per tre anni, Giulietta ha frequentato l’ambulatorio di gastroenterologia delle Molinette, sottoponendosi a innumerevoli esami. Poi è arrivata quella telefonata che ha cambiato la sua vita: “Si presenti quanto prima per il trapianto.”
Dal giorno successivo, la sua qualità di vita è cambiata radicalmente. “Non avevo più quel prurito incoercibile che mi tormentava da tempo – ricorda – anche se le gambe erano ancora segnate dai lividi delle iniezioni.”
Innovazioni nella gestione del diabete
Per Giulietta, il diabete non è mai stato un ostacolo insormontabile, ma una sfida da affrontare con determinazione. La diagnosi di diabete di tipo 1 ha aperto un nuovo capitolo, fatto di adattamento a strumenti e tecnologie sempre più avanzate.
“Credo di aver sperimentato tutti i nuovi strumenti, dai primi dispositivi a ventosa, che le permettevano di ridurre le iniezioni, al sensore glicemico – inizialmente acquistato a causa della fobia degli aghi – Giulietta ha sempre cercato soluzioni per migliorare la sua qualità di vita.’’
Oggi, grazie al pancreas artificiale, la sua gestione quotidiana è diventata più semplice e meno invasiva. “Devo ancora abituarmi completamente, ma credo che questo apparecchio sia il futuro.”
La tecnologia le ha permesso di vivere con maggiore serenità anche in situazioni quotidiane, come mangiare fuori o fare attività fisica. “Se vado a mangiare una pizza, calcolo i carboidrati e li inserisco nel mio infusore, che regola automaticamente la quantità di insulina necessaria. Se cammino, basta premere un pulsante per sospendere l’insulina.”
“Questa flessibilità le ha permesso di continuare a godere delle piccole gioie della vita, trovando un equilibrio in un contesto che richiede attenzione costante.”, condivide Giulietta.
Condividere per sensibilizzare
“Non sono in difficoltà a raccontare la mia storia” dice Giulietta, sottolineando l’importanza di far conoscere la sua esperienza per aiutare gli altri a comprendere il diabete. “Oggi devo fare attenzione a tutto, e voglio raccontare affinché il mio problema venga ascoltato.”
Il messaggio di Giulietta è chiaro: ogni esperienza può insegnare qualcosa e prevenire errori o superficialità nel rapporto con il diabete.
Questa attività di sensibilizzazione e divulgazione la porta avanti anche attraverso FAND Torino, che ha co-fondato nel 2019. “Con FAND Torino cerchiamo di aiutare le persone con diabete a conoscere meglio la patologia e promuovere stili di vita sani, mentre lavoriamo per sensibilizzare il pubblico attraverso screening in piazza, eventi di divulgazione e rapporti con le istituzioni.”
Con il suo impegno costante, Giulietta dimostra che condividere la propria esperienza non è solo un atto di coraggio, ma un passo importante per creare una comunità più consapevole e solidale.
Grazie Giulietta! Grazie di cuore per aver condiviso con noi il tuo viaggio. La tua storia ci ricorda quanto sia importante innovare, raccontare e restare uniti nella lotta contro le malattie croniche.
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