La tua storia con il diabete (e non solo)
Per cominciare, quali parole ti vengono in mente se pensi al diabete?
Routine e vita sana, perché sono state la mia fissa da quando ho il diabete.
Quando è cominciata la tua storia con il diabete?
Nel 2018, avevo 18 anni. Da subito ho voluto cogliere i lati positivi del cambiamento.
Quali sono le sfide più grandi che incontri nel gestire il diabete e come le affronti? E come lo gestisci nella tua quotidianità (es. come mangiare fuori casa o fare attività fisica?)
La cosa più difficile è tenere la glicemia in range nei periodi stressanti: la mia sensibilità all’insulina diminuisce e può capitare di stare sveglia più ore in piena notte perché le correzioni non hanno effetto.
Per stare bene, ho bisogno di seguire una routine stabile per quanto riguarda i pasti e il sonno, quindi evito le situazioni che so che mi metterebbero in difficoltà.
Sono un’atleta della nazionale italiana e mi alleno due volte al giorno. Ormai l’attività fisica è la mia cura per il diabete.
Vorresti raccontare qualcosa di più sulla tua esperienza, anche da atleta?
Negli anni ho potuto constatare che il diabete ben gestito porta al raggiungimento di risultati anche migliori rispetto a quelli di un atleta non diabetico: la disciplina imposta dalla malattia aiuta a diventare più forti sia mentalmente che fisicamente.
Incontri difficoltà come ragazza con diabete nel tuo cammino da atleta professionista?
Purtroppo in Italia esiste una legge, risalente a quasi cent’anni fa, che proibisce alle persone diabetiche di fare parte di un corpo sportivo militare, che è l’unico modo, in Italia, per ricevere uno stipendio fisso da atleta.
Il tuo contributo in Dally
Cosa significa essere parte del core team Dally e com’è “il dietro le quinte” di un’app per gestire il diabete?
Penso che questo tipo di lavoro richieda tanta sensibilità: le nuove funzionalità non devono essere sviluppate solo per funzionare, ma bisogna tenere conto del fatto che la persona diabetica ha molte fragilità con cui deve scontrarsi tutti i giorni, per questo motivo è necessario empatizzare molto gli utenti.
Hai partecipato attivamente all’ultimo evento di Dally, a Cuneo: ce lo racconti brevemente dal tuo punto di vista? Come atleta e come ingegnere informatico?
La partecipazione è stata più che soddisfacente: sono arrivate più persone del previsto. L’entusiasmo è stato condiviso sia da me che dai partecipanti. È stato molto divertente e ho visto che le persone sono andate via felici ed ispirate. Per i diabetici è molto importante la solidarietà. In questa occasione ho raccolto dalle persone informazioni molto utili per la mia tesi, che ha come obiettivo sviluppare un nuovo modulo di Dally: quello per gli sportivi agonistici.
La community Dally su Whatsapp
Anche tu sei all’interno della nostra Dally Community. Lo sai bene, l’app è cresciuta grazie alla co-progettazione, e la comunità ha lo stesso obiettivo.
Cosa ti piacerebbe trovare maggiormente nella community? Il team comunicazione vuole conoscere anche la tua risposta! 🙂
Da ingegnere informatico, mi piacerebbe molto che la community diventasse un posto dove le persone segnalano con poca difficoltà i malfunzionamenti dell’applicazione, sentendo di essere ascoltate. Parallelamente, nella sua vita c’è la scienza. Ha conseguito una laurea in scienze biologiche e si è specializzata nella ricerca sul diabete, combinando così le sue competenze professionali con le esperienze personali, che le hanno permesso di sviluppare strategie pratiche per la gestione della patologia.
Non sei ancora dei nostri nella community Whatsapp? Accedi subito.
Vuoi condividere la tua storia con noi?
Con Dally hai tutto a portata di mano. È semplice, veloce, innovativa. Scarica subito la nostra app. E di’ la tua! La tua opinione è importante 🙂